Ortopedia e Traumatologia

SPORT E STATO DI SALUTE – 5: Peso dello zaino e scoliosi dorso-lombare nell’età evolutiva

Lavori Originali:

PESO DELLO ZAINO E SCOLIOSI DORSO-LOMBARE CON COMPONENTE ROTATORIA NELL’ETÀ EVOLUTIVA


Introduzione
Nei centri di Medicina dello Sport, allo scopo di effettuare la visita di idoneità annuale, affluisce una buona parte dei soggetti attivi in ambito ricreativo – sportivo. Pur con qualche eccezione, questa compagine costituisce uno spaccato significativo della popolazione di persone sane o affette da patologie minori o transeunti non incompatibili con l’attività motoria, anche strenua. Limitatamente all’età evolutiva, gli ultimi decenni hanno visto una sicura crescita, in termini assoluti e percentuali, del numero di ragazzi che si accostano a una disciplina sportiva, in modo che un’indagine che coinvolga questa porzione di popolazione può essere oggi considerata idonea a descrivere le caratteristiche fisico-antropometriche della totalità anagrafica. Non va comunque dimenticato che, nei soggetti in età evolutiva, questo incremento della attività sportiva organizzata non necessariamente coincide con un maggior atletismo: negli ultimi anni, per molti ragazzi il monte-ore settimanale di lavoro muscolare può essere al contrario diminuito, essendosi di certo ridotta la pratica delle attività ludiche spontanee all’aria aperta, un tempo assai più diffusa e prolungata. Nella nostra pratica clinica, rispetto al passato, ad esempio nei confronti degli Anni Ottanta, abbiamo notato un vistoso incremento dei nuovi casi di patologia del rachide, di quelli, cioè, che giungevano all’attenzione del medico dello sport, all’atto della visita, non supportati da una diagnosi precedente del collega curante o dello specialista ortopedico o del fisiatra. Si tratta di casi in genere lievi o molto lievi – motivo, questo, che offre la principale giustificazione alla mancata diagnosi – che, in quanto tali, possono essere considerati nella veste o di forma iniziale o di semplice paramorfismo. Nondimeno il riscontro ha suscitato allarme, per la possibile evoluzione di tali casi in forme di scoliosi vera dell’adolescente (flessione laterale della colonna uguale o superiore a 11°). Inoltre, stante la periodicità annuale del controllo medico-sportivo, è stato riscontrato che alcuni soggetti, normali all’atto della prima visita, presentavano nella successiva i segni di alterazioni anatomico-posturali del rachide, suggerendo l’ipotesi di una loro rapida insorgenza. Queste considerazioni hanno fornito lo spunto per indagare la frequenza effettiva di tale patologia. E l’attenzione è stata incentrata in particolar modo sul peso dello zaino scolastico.
Va infatti detto che: – tutti i soggetti indagati praticavano attività ricreativo – sportiva continuativa e quindi, nei confronti di un possibile gruppo di controllo di sedentari, avrebbero dovuto risultare meno predisposti alla patologia rachidea – l’incidenza degli sport prevalentemente asimmetrici (tennis ecc.), dubitativamente accostati al possibile sviluppo disarmonico della colonna, è assai bassa – tutti i soggetti indagati (100%), interrogati a proposito, hanno lamentato un peso eccessivo dello zaino scolastico. I genitori con più figli riferiscono che tale peso è aumentato nel corso degli anni. Le ragioni suddette suggeriscono l’ipotesi che una noxa esterna, di tipo comportamentale o da sovraccarico, o di ambedue, possa essere alla base di una parte dei casi in cui si ha una rapida acquisizione di vizi o patologie del rachide nell’età evolutiva.

Cartelle, zaini e patologia del rachide nell’età evolutiva
La scoliosi affligge il 7% degli scolari italiani, con una lieve prevalenza nelle femmine (4%), rispetto a i maschi (3%) (BETGE, 1995) (1). Dalla letteratura ci perviene l’informazione che la patologia scoliotica esordisce con maggior frequenza tra gli 8 e gli 11 anni, per poi assumere aspetti conclamati, dopo un periodo variabile di quiescenza, tra i 14 e i 16 anni. Molte le cause possibili: tra queste, pur non chiaramente identificabile nei suoi aspetti più significativi, viene invocato soprattutto un corredo favorente di tipo genetico – costituzionale. La malattia colpisce soggetti che versano in un momento assai delicato della loro vita fisica, quello durante il quale vengono impostati, e successivamente raggiunti, la maturazione ponderale e staturale oltre che il perfezionamento neurologico della postura. Il soggetto è cioè in itinere verso una stabilità dinamica, che viene ottenuta quando le informazioni sensitive giungano a modulare in modo compiuto ed efficace, in termini di risposta motoria desiderata, le efferenze muscolari. Nel contempo, l’adolescente resiste bene ai carichi aerobici mentre appare ancora vulnerabile nei confronti del lavoro strenuo anaerobico. Infine, non va dimenticato che lo sviluppo della forza muscolare, nelle sue diverse componenti, si ha in prevalenza tra gli 11 e i 15 anni, risultando assai scarso prima degli 11 anni stessi. I casi gravi, di norma, non giungono all’attenzione del medico dello sport, in quanto depistati verso le sedi sanitarie specialistiche in cui si applica un approccio terapeutico di lungo periodo (fisioterapia, ortesi ecc.). Stanti tali premesse, appaiono evidenti i motivi che hanno indotto la comunità scientifica a incentrare la propria attenzione sul possibile ruolo dello zaino scolastico nel procurare o aggravare forme diverse di patologia del rachide nei soggetti in accrescimento, anche tenendo conto del recente, inusitato incremento del peso medio di tale oggetto. Ideato sul finire degli Anni Settanta, lo zainetto a spalla ha soppiantato cinghie e cartelle, risultando in breve adottato dalla totalità della popolazione scolastica della scuola elementare e media inferiore. Dopo un lungo dibattito, gli studiosi italiani sembrano essere giunti alla conclusione che non possa definirsi un chiaro rapporto di causa-effetto tra il peso dei libri e l’insorgenza della patologia del rachide nell’età evolutiva. Da parte di molti autori, questo assunto viene considerato definitivo. E si evince che l’aspetto che più concorre a far escludere un tale ruolo eziopatogenetico sia costituito dal fattore-tempo, cioè il minutaggio quotidiano di applicazione del sovraccarico, che viene considerato troppo breve per indurre patologie o dismorfismi del rachide. In quasi tutti gli studi, il parametro-chiave viene identificato nel rapporto peso dello zaino-peso corporeo del soggetto. Differente il panorama che offre l’estero: in Francia, Svizzera e Canada, ad esempio, molti autori ritengono gli zaini scolastici responsabili di incoordinazioni motorie, algie e posture scorrette, e in prospettiva di forme di deflessione della colonna, consigliando che il sovraccarico non superi l’aliquota del 10% del peso del soggetto (il 5 % addirittura al di sotto dei 10 anni). Del resto, studi di cinematica e di biomeccanica (SAGGINI & RIDI, 1994) ben evidenziano quali siano le caratteristiche della risposta compensatoria all’applicazione di un carico a spalla in soggetti adolescenti: per carichi superiori al 20 % del peso corporeo, nel corso della deambulazione, si notano importanti adattamenti posturali, gravati da un elevato costo energetico anaerobico e dalla completa scompaginazione dello schema corporeo, mentre nella fase statica si hanno una marcata anteriorizzazione del cingolo scapolo-omerale e una posterizzazione del baricentro. Quindi qualcosa accade. Gli autori dello studio citato considerano tali modificazioni sufficienti, se protratte, a indurre effetti distrofizzanti nelle strutture osteo – mio – articolari in fase di accrescimento. Minori gli effetti per carichi compresi tra il 10 e il 20 %, probabilmente trascurabili al di sotto del 10 %. In effetti, nella revisione bibliografica non abbiamo trovato conclusioni definitive, e soprattutto provate, che suffraghino con certezza questa esclusione di ruolo per il carico dovuto a zaini e cartelle, constatando inoltre quella che è l’effettiva difficoltà di simili studi: l’insulto meccanico non può essere isolato da altre cause o concause, quali le posture scorrette prolungate, l’attività sportiva svolta mediante discipline asimmetriche, i già citati fattori genetico – costituzionali. Risulta invece agevole constatare come, in ogni modo, il peso dello zaino sia quasi sempre eccessivo (oltre il 20 % del peso corporeo) e assuma talvolta le caratteristiche di un assurdo sovraccarico, con casi che giungono al 40 % del peso corporeo, ben oltre la soglia del 15 %, tra gli altri consigliata dalla Nota Ministeriale del 30.12.1999, e addirittura dei carichi indicati negli allegati specifici della Legge 626/94 (norme a tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro). Resta il fatto che non si può tacere l’incremento delle forme lievi adolescenziali di patologia del rachide rispetto al recente passato, e che tale riscontro coincide curiosamente con l’affermarsi dello zainetto scolastico, risposta tecnico-commerciale del mercato all’espandersi vistoso della dotazione libraria richiesta al giovane studente. Come si deve ricordare che, per motivi diversi, alcuni dei quali francamente poco difendibili (quali la moda del momento), tale attrezzo non ha mai adottato il cinturone di scarico sul cingolo pelvico (come in uso negli zaini da montagna), accessorio che avrebbe di fatto ridimensionato, o forse azzerato, il problema.
Nota (1) = esistono notevoli difformità, tra i diversi autori, circa queste percentuali

Materiali e metodi
Lo studio ha avuto luogo presso il Centro di Medicina dello Sport IROS di Vigevano, nel periodo settembre 2002-febbraio 2003. E’ stato indagato l’intero gruppo di scolari di età compresa tra i 6 e i 14 anni (compiuti alla data della visita), per un totale di 497 unità (364 maschi e 133 femmine). Sono stati selezionati i casi di patologia del rachide in precedenza non nota al soggetto e ai suoi familiari. E’ stato inoltre istituito un gruppo di controllo cieco di 147 unità. Sono stati considerati positivi i casi di cifoscoliosi dorso-lombare con componente rotatoria e 3 casi di dorso curvo, escludendo gli atteggiamenti scoliotici (paramorfismi), riducibili significativamente, quando non del tutto annullabili, con le manovre funzionali e posturali.

RISULTATI
I soggetti esaminati che hanno mostrato patologia del rachide delle caratteristiche fin qui descritte sono 56, pari all’11,2% del campione totale, dato di per sé assai rilevante tenuto conto dei criteri di selezione. I dati della tabella 1 consentono le seguenti considerazioni preliminari: – la fascia di età più colpita pare essere quella attorno ai 10 anni, con il 15,6% di casi positivi. La meno interessata è quella dai 6 ai 9 anni (7,7%). Simile a quest’ultima la percentuale relativa ai soggetti tredicenni (8,1%) – per quanto attiene al sesso, le femmine presentano una incidenza più che doppia rispetto ai maschi (18,8% rispetto al 8,5%) – rilevanti le percentuali di positività per le ragazze di 12 e 14 anni, rispettivamente con il 33 e il 31% – il gruppo meno significativo è quello delle bambine di età compresa tra i 6 e i 9 anni (positività del 4,7%), seguito dai ragazzi tredicenni (5,4%). Nel gruppo di controllo cieco, composto di 147 unità, è stato rinvenuto un solo caso positivo.

Tabella 1

zaino

Conclusioni
L’indagine condotta ha mostrato una significativa incidenza dei casi di deflessione dorso-lombare rotatoria non nota (prima diagnosi), in forma lieve o presumibilmente iniziale, nella popolazione scolastica atleticamente attiva della Città di Vigevano, nell’intervallo di età compreso tra i 6 e i 14 anni compiuti. In alcune classi di età la percentuale di positività è risultata molto elevata, soprattutto nel gruppo delle femmine che, in toto, mostrano una morbilità doppia rispetto ai maschi. Il fatto che il 100% del campione indagato (497 unità) abbia lamentato, su base pur empirica, un peso eccessivo dello zaino scolastico (sovente oltre i 10-12 kg per i ragazzi più grandi) e la considerazione che alcuni casi si sono positivizzati in un solo anno, rendono suggestiva l’ipotesi di un ruolo attivo dello zaino stesso nel facilitare, quando non causare, l’insorgenza della patologia descritta.

Un possibile riscontro di un ruolo diretto dello zaino può essere rivenuto nella semplice constatazione della marcata differenza percentuale complessiva tra i casi positivi nella popolazione femminile rispetto a quella maschile: stante il fatto che tale differenza non è quella tipica della scoliosi nella totalità anagrafica, che il peso della cartella o dello zaino può ragionevolmente essere considerato lo stesso, per classi di età, nei due gruppi e, infine, che la resistenza muscolare è inferiore nella femmina rispetto al maschio, non appare insensato dedurre che sia proprio il peso dello zaino alla base del fenomeno. A nostro modo di vedere il quesito resta aperto, delinea un problema assai rilevante in termini epidemiologici e, forse, è stato fin qui un poco sottovalutato. Si auspica una estesa indagine che consenta di chiarire in via definitiva il ruolo dello zaino scolastico nell’insorgenza delle patologie del rachide nell’età evolutiva. A titolo prudenziale, vista la forte incidenza e i pesanti costi sociali di tale malattia a tutte le età, pare ragionevole adottare il consiglio, del resto già contenuto nella citata Nota Ministeriale del 1999, secondo cui il peso dello zaino non deve superare il 15% del peso corporeo dello scolaro. E fare in modo che tale norma sia ubiquitariamente rispettata.

Riassunto
L’11,2% degli scolari atleticamente attivi, in un campione di 497 unità, di età compresa tra i 6 i 14 anni compiuti, sottoposto alla visita medico-sportiva presso il Centro IROS della Città di Vigevano, ha presentato una deflessione laterale del rachide dorso-lombare con componente rotatoria non nota in precedenza (prima diagnosi). La percentuale di nuovi casi è risultata all’incirca doppia nelle femmine (18,8%) rispetto ai maschi (8,5%), con valori massimi, del 30%, nelle ragazze di 12 e 14 anni e minimi per i bambini e le bambine di età inferiore o uguale ai 9 anni e di 13 anni. Il 100% del campione ha lamentato un peso eccessivo dello zainetto scolastico. Numerosi indizi concorrono a rendere plausibile un ruolo dello zaino stesso nel provocare o favorire queste forme lievi, e presumibilmente iniziali, di patologia del rachide nell’età evolutiva.

Bibliografia

  1. GUIDOTTI S. (2001): Zainetti scolastici e salute della colonna – in Salus, Medicina in rete (pagina web)
  2. MAJA O. (1994): Un’indagine a Milano – in “Il peso della cultura” (dossier), Sport & Medicina, n. 3, pp. 24-25, Milano
  3. NEGRINI S. (1994): Normalmente curvi – in “Il peso della cultura” (dossier), Sport & Medicina, n. 3, pp. 26-28, Milano
  4. ROTTOLI A. (1994): La scoliosi dello scolaro – in “Il peso della cultura” (dossier), Sport & Medicina, n. 3, pp. 29-30, Milano
  5. SAGGINI R., RIDI R. (1994): Zaino in spalla – Sport & Medicina, n. 6, pp. 47-52, Milano.

ISTITUTO DI MEDICINA DELLO SPORT DI MILANO

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