ECG PER ATTIVITÀ SPORTIVA NON AGONISTICA, ANCORA DUBBI
Per i certificati medici per attività sportiva non agonistica saranno necessarie delle linee guida. Lo ribadisce Guido Marinoni, membro del Comitato centrale della Fnomceo e vicesegretario della Fimmg Lombardia, sottolineando come la nota sulle “criticità interpretative nell’applicazione delle norme sulla certificazione di attività sportiva”, trasmessa un paio di mesi fa dal ministero della Salute, non ha eliminato le difficoltà dei medici. Sarà la Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri a proporle entro la fine di novembre; le linee guida passeranno poi alla valutazione del Consiglio superiore di sanità per essere infine sancite da decreto ministeriale.Il nodo più critico secondo Marinoni, è rappresentato dal “Decreto Balduzzi” che «aveva stabilito l’obbligo per il medico di effettuare un elettrocardiogramma per il rilascio dei certificati medici per attività sportiva non agonistica, ma poi il decreto del fare ha lasciato l’effettuazione dell’Ecg alla discrezione del medico». La discrezionalità del medico non può però essere fondata su criteri diagnostici. «Il razionale dell’Ecg non è di andare a gestire situazioni di patologia nota perché questo è ovvio e si è sempre fatto; ma l’elettrocardiogramma delle persone asintomatiche derivava dalla necessità di individuare condizioni di rischio aritmogeno, sindrome di Brugada o di Parkinson White. Ma, proprio perché si tratta di condizioni asintomatiche, il medico non dispone di alcun criterio per esercitare la discrezionalità». La revisione della materia partirà dunque da un gruppo di lavoro che verrà istituito dalla Fnomceo e che comprenderà tutti i rappresentanti delle associazioni professionali dei soggetti certificatori e delle società scientifiche interessate. In attesa che venga presa una decisione condivisa e che si compia l’iter di approvazione, il medico si trova in una situazione ambigua, in cui la scelta di non effettuare l’elettrocardiogramma potrebbe considerata un’imprudenza: «Nel dubbio, – dice Marinoni – io farei l’elettrocardiogramma, almeno fino a quando non disporremo di linee guida che eliminino l’ambiguità attuale».
(Renato Torlaschi)
Nota della Redazione:
Ancora problemi per l’applicazione di una norma che non dovrebbe esistere! Le visite di idoneità per l’attività sportiva – agonistica e non agonistica – dovrebbero essere effettuate esclusivamente dagli specialisti in Medicina dello Sport, gli unici in possesso di una specializzazione post-laurea “specifica” … ma sarebbe troppo semplice … (Dottor Sergio Lupo – Specialista in Medicina dello Sport)
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